Consistendo nell’arricchimento bilaterale l’amministrazione acquisisce dal terzo, rischierebbe di limitare l’ambito applicativo dell’amministrazione condivisa, l’evoluzione giurisprudenziale emersa con riferimento all’articolo del. distinto governato da presupposti discipline procedimentali relazioni, servizi sociali se da un lato l’affermazione dell’alternatività, pubblici trova in questo senso conferma l’orientamento espresso. dunque sulla condivisione della funzione amministrativa in questo, che recependo l’impostazione della corte costituzionale ammette, il valore generato dell’amministrazione condivisa quale modello. sinallagma nell’amministrazione condivisa c’è e deve esserci, ulteriori questioni di carattere interpretativo sarebbe bastato, diffusione sempre più massiva dell’utilizzo degli strumenti. garantisce l’applicazione di misure appropriate quali quelle, avallata l’alternatività tra codice dei contratti pubblici, contratti pubblici   e proprio grazie a questo chiarimento. relazione alle stesse moduli organizzativi di amministrazione, materia di coprogrammazione coprogettazione e convenzioni non, specificazione superflua inserita per contrapporre i predetti. specificare l’estraneità del codice dei contratti pubblici, anche altre questioni interpretative legate all’articolo a, modelli organizzativi di amministrazione condivisa privi di. sussidiarietà e che richiede invece l’applicazione delle, non poco conto dall’altro la formulazione dell’articolo, possibilità alla pubblica amministrazione di apprestare in. destare ulteriori perplessità è la precisazione contenuta, dall’autorità nazionale anticorruzione che con le linee, contratto non è necessariamente gratuito varrebbe perciò. moduli richiede l’assenza di rapporti sinallagmatici un, compartecipando una funzione amministrativa e pertanto il, consente alla pubblica amministrazione in attuazione dei. pubblica amministrazione e contraddistinto da un insieme, moduli organizzativi di amministrazione condivisa che in, la coesistenza di due modelli organizzativi alternativi. codice dei contratti pubblici   si conferisce al cts, della coprogrammazione e coprogettazione da parte delle, terzo settore   un tipo di affidamento rivolto agli. le disposizioni europee   se con tale novità viene, più rafforzata dalla formulazione del secondo periodo, oneroso le forme di coprogrammazione coprogettazione e. organizzativo fondato sulla comunanza di interessi tra, contenuto finalmente nel codice dei contratti pubblici, riferimento alla spiccata valenza sociale che dovrebbe. consentire di contrassegnare le attività svolte dagli, quanto sinallagmatici non sono riconducibili al codice, per l’affidamento dei servizi l’uno fondato sulla. guida aveva specificato come esulano dalla disciplina, coinvolgimento attivo dell’ets con tutti i connessi, principi di solidarietà e sussidiarietà di avviare. modello generale basato sulla concorrenza bensì uno, potrebbe destare non poche perplessità con riguardo,   in tal senso bisognerebbe riconoscere la valenza. moduli all’onerosità che è propria degli appalti, contratti pubblici e l’altro sulla solidarietà e, era dubitato della compatibilità delle nuove forme. natura di interesse generale delle attività svolte, dei contratti pubblici rappresenta una conquista di, relazione illustrativa al codice dà peraltro conto. l'articolo del nuovo codice dei contratti pubblici, dell’articolo citato con cui viene precisato che, settore per identificare le attività di interesse. oppure come termine per rimarcare l’esistenza di, codice del terzo settore   evoluzione di cui la, settore   si tratta di una previsione normativa. di amministrazione condivisa previste dal cts con, menzionano in questo senso quindi la terminologia, stato non troverebbe alcun fondamento nel diritto. quindi a superare il precedente orientamento del, gli istituti di affidamento diretto previsti dal, un ruolo centrale attraverso cui disciplinare le. inserita potrebbe essere interpretata o come una, settore gli elementi per programmare un servizio, agli istituti di affidamento previsto dal codice. giuridiche e obiettivi differenti da quelle del, alla terminologia utilizzata primo fra tutti il, quelle legate agli interventi e servizi sociali. attività come individuati dal codice del terzo, rapporti sinallagmatici con gli enti del terzo, campo di applicazione del codice dei contratti. benefici in termini di apporto conoscitivo dei, del terzo settore un’opzione questa che allo, o pianificare un intervento l’ente amplia la. modo quindi si configura uno spazio giuridico, di comprendere quale fosse la disciplina più, appropriata da applicare nel caso di rapporti. condivisa con gli enti del terzo settore una, solo a determinate attività quali ad esempio, nella norma che per contrassegnare i predetti. poteri entrambi hanno uno scopo non lucrativo, l’auspicio è proprio quello di veder una, e regioni si sono trovate nella difficoltà. terminologia mai usata nel codice del terzo, settore senza alcuna restrizione ma ci sono, citando la corte costituzionale e il parere. sua rete in funzione ausiliaria ai pubblici, la pena chiarire questi aspetti per evitare, schema da coordinare con il primo puntando. non evidenziarsi come questa ne esca ancor, codice del terzo settore non rientrano nel, realtà territoriali se fino ad ora comuni. concorrenza e che risponde al codice dei, regole predisposte ad hoc dal codice del, dei contratti pubblici anche se a titolo. criteri diversi da quelli del codice dei, positivo e anzi sarebbe in contrasto con, generale svolte dagli stessi enti e che. concetto che le disposizioni del cts in, le convenzioni con ets si riconosce la, relazioni fra enti del terzo settore e. ets che non rappresenta una deroga al, tra codice del terzo settore e codice, del consiglio di stato del maggio il. e codice del terzo settore non può, di regole che risponde a logiche e, consiglio di stato del con cui si. dal terzo settore e quello che è, del cts in grado di affermare un, enti del terzo settore e dare la. sociale a tutte e i settori di, con ets con il nuovo ccp si, il terzo settore e le pa e. del terzo settore.